Il dango è un simil gnocco giapponese che solitamente viene mangiato come uno spiedino. Il dango è un piatto molto comune e apprezzato in tutto il Giappone e appare spesso in manga e anime.
È un cibo che si trova in strada o negli Izakaya giapponesi, un piatto gustoso con delle varianti sia dolci che salate. Conosciuti anche come gnocchi giapponesi non passano inosservati per via dei colori e della forma perfettamente tonda che alla vista risulta molto morbida.
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Cosa sono i dango?
Anche se molto probabilmente la parola dango non vi dirà nulla, sarete sorpresi nello scoprire che una delle emoji presenti su Whatsapp lo rappresenta. Si tratta di quello spiedino formato da tre palline colorate.
I dango sono una sorta di gnocco che viene mangiato in Giappone da moltissimo tempo. Secondo alcune notizie già nel periodo Jomon i dango furono preparati con nocciole della foresta pestate e unite alla farina. Ma è solo a partire dal periodo Muromachi, nel XVI secolo, che gli gnocchi vengono inseriti in un bastoncino e mangiati come fossero spiedini. Tanto da diventare, nel periodo Edo, una regola.
Prima del 1760 il numero di dango per bastoncini poteva variare e arrivare fino a 5 palline, da quella data in poi gli gnocchi inseriti diventano tre o quattro. Il primo dango fu realizzato presso la Tea House di Kyoto, la Kamo Mitarashi. Lo gnocco giapponese viene preparato con farina di riso, spesso quello glutinoso, ed acqua.
Tipi di dango
La popolarità del dango si misura anche nelle diverse tipologie esistenti. Pur essendo mangiati durante tutto l’anno, a seconda del tipo il consumo diventa stagionale. Vediamo ora nel dettaglio le varietà di dango più diffuse. Ciascun nome solitamente è ripreso dal tipo di condimento con cui lo gnocco è accompagnato.
Shiratama dango
Gli Shiratama, anche detti gnocchi bianchi, sono una varietà di dango preparati con la farina di riso glutinoso fine. Il risultato sono palline bianche, lisce e molto morbide. Questi dango vengono mangiati come dolce, accompagnati dallo sciroppo bruno, dalla salsa mitarashi o dalla marmellata di azuki. Una possibile variante di questi dango è quella con il matcha, ovvero un particolare tè verde usato anche come colorante naturale per la sua finissima tritatura.
Mitarashi dango
I Mitarashi dango altro non so che i classici dango conditi con la salsa mitarashi. Questa salsa, o ancor meglio sciroppo, è ricavata dalla salsa di soia, dallo zucchero e dall’amido.
Anche in questo caso i dango vengono solitamente inseriti in un bastoncino di legno e mangiati come fossero spiedini.
Tori dango
In giapponese la parola ‘dango’ si usa anche per intendere solo la forma a pallina. Ecco perchè i tori dango, non sono gli gnocchi di riso giapponesi, ma delle vere e proprie polpette di carne dalla forma rotonda. Tori infatti vuol dire “carne macinata di pollo”, ed è il composto principale per preparare questo piatto. Possono essere serviti con salsa di soia, salsa ponzu o salsa di cipollotti e zenzero.
Kuri dango
Il Kuri dango è una varietà di gnocco diffuso in Giappone soprattutto nel periodo autunnale. Kuri in giapponese vuol dire “castagna”, un frutto molto apprezzato tra il popolo nipponico e utilizzato da tantissimo tempo in diverse maniere. Anche in questo caso i dango sono infilzati in stecche di bambù, e ricoperti da un impasto di castagne.
Chichi dango
Dal colore sgargiante e acceso, i Chichi dango sono la versione “caramella” dei dango. Questa varietà non presenta la classica forma a pallina, ma quella di una caramella rettangolare e morbida. La consistenza infatti ricorda quella del mochi, altro dolce giapponese preparato con farina di riso. Anche il chichi viene mangiato come dessert e servito durante alcune ricorrenze. Le Hawaii sono tra le più grandi consumatrici di questo tipo di dolce giapponese.
Denpun dango
Esiste anche una varietà di dango fatta a nord-est di Hokkaido, il Denpun dango, il composto è preparato con farina di patate e cotto in forno con la salsa di soia o fagioli bolliti. Solitamente viene mangiato come snack dolce.